Di notte si ascolta molto meglio il mondo,
perché il sapore del mondo se n'esce forte, acre, profondo.
Di notte le
cose parlano.
Di notte gli uomini ascoltano e le cose parlano.
La notte
è il tempo dell'impercettibile.
Ci sono colori nella notte.
Ci sono
tutti i colori del buio.
Ci sono incontri nella notte.
Ombre che
diventano giganti, così grandi che ci sembra di non avere le braccia
abbastanza lunghe per poterle abbracciare.
Mario Pollo,
I giovani e la notte, 1997
Belli davvero questi versi, cara Lorena.
RispondiEliminaBuona giornata cara amica.
Tomaso
Ciao Lorena bella questa definizione della notte di un autore che non conoscevo. Complimenti e grazie.
RispondiEliminaRomualdo.
Versi molto particolari ed emozionanti! ho letto con piacere.
RispondiEliminaUn abbraccio Lorena a te e fam. con affetto