sabato 25 gennaio 2014
Tristezza......
é trascorso più di un mese dal mio ultimo post....passate le feste si ritorna al solito tran tran .....
giornate piovose e uggiose non aiutano lo spirito e neanche il fisico ed oggi è uno di que giorni che la tristezza ha preso il posto della serenità......
una persona è mancata, così all'improvviso.....
ti viene da pensare "ora sono qui che scrivo ma domani?....."
ti rendi conto di quanto la vita sia breve e di quanto non sappiamo godercela...
come quando vediamo i nostri figli grandi e pensiamo che il tempo è volato....
o guardiamo il nostro compagno ora con i capelli ormai bianchi e ci chiediamo....
quanto tempo ci resta da stare insieme?.....
poi guardi tua mamma già ottantenne e vorresti fermare il tempo....
domenica 5 gennaio 2014
La Befana....
Anche quest’anno la Befana
ruberà ogni festa
con la sua vecchia sottana
e il cappellaccio sulla testa
Cara vecchia quando parti
butta dentro al tuo fagotto
la tristezza coi suoi sguardi
e le lacrime in un botto
Si perché, se non lo sai,
sono tanti i poveracci
che hanno solo tanti guai
poco cibo e quattro stracci
Sono scalzi i loro piedi,
e chissà se hanno un tetto
si, però, quando li vedi,
volti il capo e tiri dritto
non ti chiedo, nella tua notte
di elargir chissà che cosa,
tu le scarpe le hai già rotte:
basta un futuro un po’più rosa
un sorriso ad un bambino
la speranza ai disperati
a chi ha fame un bel panino
tanta acqua agli assetati
forse è troppo, in verità,
proprio tanto sto chiedendo:
ma non è dura povertà
se aiutiamo sorridendo!
Nel frattempo, la mia calza,
che ho appeso sopra al cuore
puoi colmarla di speranza
per un domani assai migliore.
Rossella Bisceglia
ruberà ogni festa
con la sua vecchia sottana
e il cappellaccio sulla testa
Cara vecchia quando parti
butta dentro al tuo fagotto
la tristezza coi suoi sguardi
e le lacrime in un botto
Si perché, se non lo sai,
sono tanti i poveracci
che hanno solo tanti guai
Sono scalzi i loro piedi,
e chissà se hanno un tetto
si, però, quando li vedi,
volti il capo e tiri dritto
non ti chiedo, nella tua notte
di elargir chissà che cosa,
tu le scarpe le hai già rotte:
basta un futuro un po’più rosa
un sorriso ad un bambino
la speranza ai disperati
a chi ha fame un bel panino
tanta acqua agli assetati
forse è troppo, in verità,
proprio tanto sto chiedendo:
ma non è dura povertà
se aiutiamo sorridendo!
Nel frattempo, la mia calza,
che ho appeso sopra al cuore
puoi colmarla di speranza
per un domani assai migliore.
Rossella Bisceglia
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